lunedì 15 giugno 2015

Sikkim: Il trono di pietra


Bandiere di preghiera al Coronation Throne  (foto T. Sofi)



Il centro di Yuksom
Yuksom è in un avvallamento tra le montagne. Alla fine son quattro case attorno ad una piazzetta con un paio di locali dove puoi mangiare o berti una birra. Fai fatica ad immaginarla come la capitale di un regno, se pur piccolo ed isolato come questo. Sulla strada fangosa, ogni tanto un cielo ingrugnito lascia cadere un po' di lacrime di coccodrillo, come se si volesse scusare per non volerti lasciar vedere il panorama. Intanto passa qualche camion colorato carico di merci che risale ancora la valle fin dove è possibile. Sui pascoli un poco più in alto un gruppo di yak in attesa. Di qui parte il trek verso il campo base della terza montagna della terra. Puoi arrivarci fin sotto, ammirarne le pareti bianche che salgono fino al cielo digradando il rosa dell'alba, oppure camminare fin lassù nella nebbia, perché gli dei della montagna ti sono contrari, anche se da questo lato del monte, non è consentito salire più in alto a disturbarli e forse tutto sommato è meglio così, anche se il lasciarli in pace non sembra avere protetto questa terra più di tanto. Karma è fatalista, in fondo lui lo trova giusto questo divieto, anche se forse gli toglie una bella possibilità di guadagno, ma anche arrivare davanti alla balconata della montagna dovrebbe appagare l'istinto di rapina conquistatrice dell'occidentale medio che, se fosse possibile, pagando si farebbe portare in braccio fin lassù, per poter incasellare il risultato infine. 

Il coronation throne
Ma lui è un uomo dei monti, lo si vede dalla struttura fisica massiccia e poderosa, abituato a camminare in altura, come gli yak dalle corna lunghe e dal mantello nero e folto. Per ora gli basta portarti al sito del trono dell'incoronazione, una passeggiata appena fuori della cittadina, risalendo un sentiero tra i campi ed i pascoli. Yuksom rimane comunque il luogo storico dove è nato il regno del Sikkim ed il trono di pietra, sulla collina ricoperta di pini, di fronte all'antico chorten, a fianco dell'impronta fissata nella pietra dall'incarnazione di Guru Rimpoche, ne rappresenta il momento di inizio. E' come se ti volesse dire: tutto è cominciato qui. Karma ti racconta la storia della monarchia finita tristemente nel 1975 con la partecipazione composta di chi ne soffre quasi personalmente. Proprio qui, su questo trono , nel 1642, i tre monaci Cappelli Rossi venuti dal Tibet per tre strade diverse, per sfuggire alle persecuzione dei Gelug Pa, i Cappelli Gialli, trovarono un pastore discendente da una nobile famiglia tibetana e riconosciutone il valore, lo resero re, il Chogyal di questo piccolo paese al di qua dell'Himalaya. La dinastia proseguì con altri 11 re, riuscendo a contrastare gli appetiti dei potenti vicini, anche se dovette chiedere aiuto agli inglesi quando il regno subì l'invasione dei Gurka nepalesi. 

Il Norbugang chorten
Grazie a questo aiuto peloso, che costò al Sikkim la perdita del territorio di Darjeeling, il regno si salvò, ma per tutta la seconda parte dell'800 subì una forte immigrazione di nepalesi che in qualche decennio divennero più numerosi degli stessi Lepchas, gli abitanti autoctoni, che li mantenevano in stato di quasi schiavitù, privi di ogni tipo di diritto, forza lavoro per la difficile agricoltura di quelle valli, che furono via via terrazzate mirabilmente grazie all'esperienza di questa gente. Ma col nuovo secolo anche costoro cominciarono a chiedere diritti e di essere in qualche modo considerati come esseri umani, oltre ad ottenere una rappresentanza. Con la trasformazione in monarchia costituzionale nel 1955, crebbero le pressioni dell'India per impadronirsi del paese. Pandel Namgyal, l'ultimo re era piuttosto debole e malaticcio e si innamorò di una giovane americana che sposò contro il volere della famiglia e dei sudditi, tra i quali il primo ministro, che guidava la fronda contro il debole sovrano. Questi tuttavia riuscì a mandare in esilio il primo ministro nemico che tuttavia giurò vendetta implacabile, alleandosi con il rappresentanze di quella maggioranza nepalese che ormai aveva ottenuto il diritto di voto. 

La sala dei mulini di preghiera
Le pressioni dell'India, desiderosa di formare un cuscinetto territoriale con lo storico nemico cinese, arrivarono al dunque nel 1975, dopo la misteriosa morte del principe ereditario, fieramente contrario all'annessione, in un incidente stradale, in cui la sua Mercedes precipitò in un dirupo vicino alla capitale. Nel referendum svoltosi nello stesso anno una maggioranza schiacciante decretò l'annessione all'India e la fine della monarchia in Sikkim, lasciando il re deposto, che non si aspettava questo tradimento da parte dei sudditi, nello sconforto più totale, abbandonato anche dalla giovane e allegra moglie americana e obbligato dal vendicativo ex primo ministro tornato al potere trionfante, a riparare negli USA dove morì poco dopo. Una storia triste di intrighi e vendette che ha reso questo piccolo regno nato su questo trono di pietra 333 anni prima, il ventiduesimo stato indiano. Anche l'aria è grigia qui intorno e le mille bandiere di preghiera ricoperte dalla polvere hanno perso anche i loro coloro vivaci. Solo l'acqua della fonte miracolosa ricoperta da una sacra urna, continua a zampillare come quando i tre monaci si ritrovarono qui per elevare al trono il primo re. In paese l'unica costruzione moderna ospita una dozzina di giganteschi mulini di preghiera dorati che è d'obbligo andare a far girare almeno una volta prima di andare a dormire.

SURVIVAL KIT

Red Palace Hotel - Yuksom Kothi -  1800 R. la doppia con prima colazione valida. L'hotel è una costruzione moderna in stile locale fuori del paese ai margini di una foresta di pini, molto suggestiva. Bellissima vista dalle camere. Silenzioso e tranquillo. Camere spaziose con buone dotazioni e bagno funzionale. Chiedere una stufetta perché fa freddo a marzo. Doccia calda; l'elettricità spesso se ne va come in tutto il paese. No wifi, ma gentilmente viene concesso gratuitamente l'uso del PC dell'ufficio dell'albergo. Siccome l'albergo è fuori paese c'è comoda la possibilità di cenare all'interno. Cucina normale cinese con noodles e riso attorno alle 150R. a piatto.
L'orma nella pierra

Yuksom - La prima capitale del regno con circa 2000 abitanti, base per i trekking del West Sikkim, a una cinquantina di km da Pelling ma su una strada molto tortuosa, per cui calcolate diverse ore di viaggio. Lungo la strada possibilità di visitare i siti santi del circuito di pellegrinaggio famoso di cui vi ho parlato ieri. In paese, appena dietro la piazza principale, il palazzo dei mulini di preghiera. 

Coronation throne. - Sito storico raggiungibile dal centro del paese con una breve passeggiata di 15 minuti sulla collina retrostante. Qui è nato il regno del Sikkim. Di fronte al colossale Noburgang chorten, il trono di pietra (ricostruito), la pietra che reca l'orma del monaco santo, e la fonte sacra.. Tutto attorno il bosco ricoperte di bandiere colorate. Posto solitario e comunque poco visitato, anche se molto suggestivo.

Al mercato di Yuksom

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