giovedì 19 dicembre 2013

Er.



L'ideogramma che voglio raccontarvi oggi ha una storia antica. Anche se col passare dei secoli ha assunto un diverso significato, quello della semplice preposizione "a", oppure "fino a", nel cinese antico, il segno 而- ér,  era un vero e proprio pittogramma. Rappresentava infatti la stilizzazione di un mento con una fluente barba, con il primo tratto orizzontale ad indicare la bocca a cui sono attaccati una serie di lunghi peli che scendono diritti. Si sa che la barba folta, per un popolo tendenzialmente glabro come quello cinese, era un segno di grande distinzione che caratterizzava solo gli uomini anziani e per questa ragione, saggi a prescindere, essendo il concetto di rottamazione del vecchio, quanto di più lontano possa essere compreso in quella cultura. Pertanto se capitate da quelle parti, una bella barba, soprattutto se grigia o meglio ancora bianca, vi darà di certo uno status ed una attenzione particolare, facendovi partire, sia nelle trattative commerciali che nei contatti quotidiani da una posizione di vantaggio. Il suo significato antico era dunque quello di Essere attaccato, saldo. Secondo alcuni, partendo dalla scrittura dei segni più antichi, il pittogramma poteva far pensare anche ad un seme che diffondesse le sue radici, abbarbicandosi saldamente al terreno sottostante. Spesso infatti il segno orizzontale netto rappresenta la linea della terra. In ogni caso questo senso di essere incollato, abbarbicarsi, rimane in tutti i derivati della lingua moderna. Ad esempio se si pone il nostro sopra il segno di Donna otteniamo: 耍  - shuǎ, Recitare o Ricorrere all'inganno. 

Infatti nell'opera cinese, attaccarsi una maschera sul viso, sia una lunga barba o quella di una donna (le donne non potevano recitare in Cina e le loro parti erano interpretate da uomini), indica allo spettatore automaticamente il ruolo che interpreterà ancora prima che parli e l'attore, concettualmente, recita un ruolo diverso dalla sua reale natura, si traveste da personaggio ingannando così la platea. Se gli si affianca il segno di Misura (che è una mano stilizzata) otteniamo: 耐 - nài, Resistere, riuscire a sopportare, controllarsi. Insomma, anche se la politica è indecente, se il governo è corrotto e incapace, l'uomo saggio nella giusta misura, riesce ad avere la capacità di sopportare e di resistere, non impugna forche né picconi, perché chi grida è solo lo sciocco o il colpevole, ma attende, guarda e giudica quando è il momento. Rimane seduto sereno accarezzandosi la barba con la mano. Se vogliamo enfatizzare ancora di più il concetto ecco la parola bisillabica: 耐心 - nài xīn, che si ottiene aggiungendo il segno di Cuore, tipico di tutte le parole con un significato di sentimento o stato d'animo. Cosa significa? E' la condizione in cui si trova chi deve riuscire a sopportare il peggio, controllando l'ira, la voglia di spaccare tutto, la necessità di resistere alle pulsioni più violente che lo prendono se ad esempio il saggio sta ascoltando un telegiornale. La Pazienza. Fin che dura la barba naturalmente.


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